Canoni concordati Catanzaro
“Abbiamo appreso dalla stampa di un accordo sui canoni concordati siglato da Confedilizia e da 2 sigle di sindacati di inquilini di assai dubbia rappresentanza che ieri è stato depositato presso il Comune di Catanzaro. Questo accordo non è valido, non avendo rispettato quanto previsto dalla Legge 431/98 dove è il Comune di Catanzaro a convocare le associazioni maggiormente rappresentative dell’inquilinato e della proprietà immobiliare per avviare l’iter per il raggiungimento di un accordo tra le parti. Cosa che e’ gia’ avvenuta e che ha portato all’accordo territoriale per i canoni concordati, siglato il 24 luglio 2014 alla presenza dell’assessore comunale Daniela Carrozza. Successivamente, dopo la costituzione della Fondazione Magna Grecia per il diritto allo studio e di quella delle associazioni degli studenti universitari (passaggio necessario per poter addivenire all’accordo per gli studenti, secondo quanto previsto dalla legge), è stato perfezionato, dalle nostre sigle sindacali, anche l’accordo per i contratti transitori per gli studenti universitari che permette loro di utilizzare i benefici economici apportati dai canoni agevolati previsti dall’accordo di Luglio. tutto questo nel pieno rispetto della legge 431/98. E’ per questo che ci meraviglia tutto questo dinamismo di Confedilizia Catanzaro a distanza di 18 mesi dalla stipula dell’accordo. Se Confedilizia Catanzaro, che non fu coinvolta a quel tavolo per le note vicissitudini organizzative che stava attraversando, avesse voluto, una volta risolto i problemi della legale rappresentanza, aderire all’accordo già stipulato per poi eventualmente chiederne una rivisitazione su parti a lei non gradite, nessuno lo avrebbe impedito. La stessa cosa avrebbero potuto fare altre sigle non presenti, così come avvenuto con Federproprietà ed ANIA che hanno aderito successivamente all’accordo. Questa e’ la normalita’ nelle relazioni sindacali, soprattutto con una organizzazione come Confedilizia alla quale ci legano rapporti di reciproco rispetto sia a livello nazionale che sul territorio (si vedano gli accordi di Cosenza e di Rende). Per questi motivi riteniamo assurda la forzatura assunta in questa vicenda che alimenta solamente confusione in un momento dove le emergenze abitative e le politiche dell’abitare meriterebbero una attenzione ed un approccio più collettivo senza inutili protagonismi”.
Antonio Spataro – Sunia Calabria, Raffaele Rotundo – Sicet, Antonio Saturnino – Ania, Marco Napoli – Federama, Tommasina Lucchetti – Federproprieta’, Dario Fabiano – Asppi, Ilaria Sapia- Uppi