Pronto il piano pluriennale del Governo per la riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica e sociale

Il piano pluriennale del Governo punta alla riconversione di immobili inutilizzati e al miglioramento degli spazi delle città

In arrivo un miliardo di euro per un piano pluriennale volto alla riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica e sociale, alla rigenerazione urbana e all’avvio di cantieri nei piccoli comuni.

Ad annunciare la misura, che molto probabilmente sarà inserita nella Manovra 2020, la Ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli.

Rinascita urbana: ecco il piano del Governo
Il piano, denominato dal Governo ‘Rinascita urbana’, è un programma pluriennale innovativo che punta alla riqualificazione e all’incremento del patrimonio destinato all’edilizia residenziale sociale, al miglioramento dell’accessibilità e della sicurezza dei luoghi urbani e alla rigenerazione di spazi già costruiti ma in disuso.

Il programma con tutte le misure vale un miliardo di euro ma prevede anche il cofinanziamento delle Regioni e la possibilità dell’apporto di risorse private, come quelle di Cassa depositi e prestiti e i fondi privati che si occupano dell’abitare.

Il piano, inoltre, dovrebbe finanziare anche il fondo di sostegno alla locazione, per agevolare l’accesso all’affitto per le famiglie in difficoltà.

Piano per la casa: come funzionerà
Ai fondi del programma si accederà attraverso un bando pubblico del Ministero delle Infrastrutture (MIT); la valutazione dei progetti sarà eseguita da una commissione composta da esperti dalla elevata professionalità.

Il bando si rivolgerà ai Comuni con situazioni di marginalità economica e sociale importanti, degrado edilizio e carenza di servizi, oltre a spazi consistenti e inutilizzati da riqualificare.

Il finanziamento massimo che potrà essere richiesto al MIT è di 20 milioni di euro per ciascun progetto.

I progetti finanziabili dovranno essere legati a:
– sviluppo di dotazioni urbane e di “servizi connessi all’abitare” come il primo soccorso, il medio e piccolo commercio, gli spazi collettivi e relazionali;
– riconversione di immobili e spazi oggi inutilizzati pubblici e privati;
– manutenzione straordinaria;
– miglioramento sismico, sostenibilità energetica e innovazione tecnologica con la trasformazione di edifici da tradizionali a intelligenti, fibra ottica e incremento della domotica;
– co-house, spazi di socializzazione all’interno dei condomini, residenze temporanee destinate a studenti.

Verrà, infine, rifinanziato e migliorato l’accesso al “Fondo Piccoli Comuni” rendendo ancora più veloce la realizzazione degli interventi già cantierabili.

Pubblicato su Asppi Nazionale e letto su Edilportale

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